Giancolombo

al secolo Gian Battista Colombo, nasce

nel 1921 a Venezia e vi trascorre la giovinezza,

dimostrando già da ragazzino interesse empirico

per la fotografia.

 

Come per la gran parte dei suoi coetanei, la guerra

interrompe i piani di studio universitario e ne trattiene

per cinque anni il destino, sospeso tra l'Albania, la Francia,

la Polonia e l'Italia dilaniata.

Il ritorno alla vita civile segna la decisione di riconquistarne

il sapore, abbandonando la via tradizionale per la ricerca

di qualcosa che gli restituisca entusiasmo.

Ama la fotografia. Lascia il Canal Grande e sitrasferisce

a Milano.

Diventa Giancolombo nel 1946, per un errore di stampa

sotto ad una sua foto pubblicata sul Corriere Lombardo,

ed è per essere la persona giusta al momento giusto

che il direttore Angelo Magliano, abbandonato da Federico

Patellani, lo assume come 'cronista con macchina

fotografica'.

 

Ma è nel 1947 che una sua foto del comizio di De Gasperi

fa il giro del mondo: l'United Press chiede a Giancolombo

di dirigere il servizio giornalistico fotografico per

il Nord Italia.

 

Diventa poi il fotoreporter ufficiale del Gruppo

Editoriale Palazzi (Corriere Lombardo, Corriere di

Milano e settimanale Tempo) e nella sede del Palazzo dei

Giornali in Piazza Cavour.

Qui nel 1949, staccandosi dallaUnited Press, fonda

la 'Giancolombo News Photos'. 

La rivista francese Paris Match ottiene la corrispondenza

per il Nord Italia. Le maggiori agenzie estere ricevono

e inviano servizi da tutto il mondo.

L'Agenzia è al massimo dello sviluppo.

 

Giancolombo insegna il mestiere e crea

fotoreporters: Gianfranco Moroldo, Gillo Faedi,

Luigi Tonali, Vittorio Sparviero, Giorgio Lotti,

Giannino Gelmi, Lucio Berzioli, Gabriele Milani,

Luigi Vacchi, e molti altri che hanno contribuito nei

decenni successivi al fotogiornalismo italiano,

rendendo fama e notorietà mondiale all'Agenzia.

 

E' un'ascesa inarrestabile; Europeo, Tempo, Panorama,

Settimo Giorno, Oggi, Gente, Grazia, Epoca, Visto,

Le Ore di Salvato Capelli, e all'estero Paris Match

a cui si aggiungono Life, Picture Post, Schweizer

Illustriert, Stern, Jours de France, Daily Express.

Famosissimi e ancora oggi celebrati i suoi scoop:

dal  Delitto Bellentani a Villa d'Este nel 1948,

al bagno di Churchill al Lido di Venezia, al Matrimonio

Romanov-Gherardesca.

 

Intensissimi i suoi reportages: dai piccoli paesi alle città

d'Italia e d'Europa per Illustrazione Italiana di Livio

Garzanti. Unici e personali i suoi ritratti dei maggiori

personaggi dell'arte, della politica, dello sport, dello

showbiz.

Nel 1964 Giancolombo fonda assieme a colleghi ed amici la

prima Associazione di Fotoreporters - F.I.A. - di cui viene

eletto presidente, in carica per i successivi dieci anni.

 

Darà le sue dimissioni in occasione dell'iscrizione ad

honorem nell'Ordine dei Giornalisti, nel 1974.

Partecipa sin dalla fondazione all'AFIP - Associazione

Fotografi Italiani Professionisti - di cui è stato per due

anni Vice Presidente, e all'AIRF - Associazione

Italiana Reporters Fotografici.

 

Giancolombo, 1921 - 2005

 

 

Giancolombo, tra scoop e poesia

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